La procuratrice pubblica Margherita Lanzillo ha confermato giovedì il decreto d’accusa emesso in aprile contro la deputata socialista in Gran Consiglio Lisa Bosia Mirra. Decreto con il quale il magistrato ha proposto una pena pecuniaria sospesa di 80 aliquote giornaliere e una multa. Se la parlamentare non ritirerà l’opposizione alla decisione emessa, si andrà dunque a processo (alla pretura penale di Bellinzona).
Tra l’agosto e il settembre del 2016, in almeno nove occasioni – ha stabilito l’inchiesta – Bosia Mirra permise a diversi migranti di entrare illegalmente in Svizzera. La granconsigliera fu fermata il 1° settembre al valico di San Pietro di Stabio, durante una trasferta compiuta assieme a un 53enne del Canto Berna. Bosia Mirra stava guidando l’auto che fungeva da apripista, mentre l’uomo (pure oggetto di un decreto d’accusa) era al volante del furgone sul quale si trovavano i profughi.
La deputata, rappresentata da Pascal Delprete, si è sempre difesa evocando ragioni di carattere umanitario.
Francesco Lepori
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