Si è concluso con tre condanne il processo per il buco da quasi 14 milioni di franchi alla Banca Notenstein di Lugano, emerso alla fine del 2012 con l'arresto di un alto funzionario dell'istituto privato, seguito da quelli di due professionisti del ramo dei cambi. Al primo, assente al processo per motivi di salute, e all'ex gestore di un ufficio cambi - un 64enne del Mendrisiotto - sono stati inflitti tre anni di detenzione in gran parte sospesi, in particolare per truffa aggravata.
Il terzo imputato, un 53enne italiano, è stato condannato a 12 mesi sospesi solo per altri capi di imputazione, fra cui riciclaggio e frode fiscale che ha commesso da solo e non hanno a che vedere con la Notenstein.
Un buco da quasi 14 milioni a processo
Il Quotidiano 07.03.2023, 19:00
Nei due giorni del processo, i legali avevano contestato il reato di truffa sostenuto dalla procura. I difensori dei due ex gestori di uffici cambi avevano in particolare chiamato in causa il 65enne luganese che all'epoca delle malversazioni (iniziate nel 2010) gestiva le operazioni di cassa della banca, ricevendo in grandi quantità franchi in cambio di euro, e la cui contabilità in aula non è stata giudicata attendibile.
Processo Notenstein, le difese
Il Quotidiano 08.03.2023, 19:00
L'allora Wegelin - per chiarire il contesto - era all'epoca il solo istituto ticinese a fornire questo servizio di compravendita di banconote ed era quindi punto di riferimento per i centri di cambio.