Ci sono voluti mesi di ricerche, un bando di concorso andato deserto. Ma per finire una soluzione è stata trovata. A partire da inizio maggio, i cosiddetti NEM, i richiedenti l’asilo che devono lasciare la Svizzera perché la loro domanda è già stata respinta o neppure presa in considerazione verranno alloggiati a Bodio.
La struttura che è stata identificata è quella del Colorado Café, una pensione che può accogliere fino a una 30ina di persone e che verrà dedicata interamente a questa particolare popolazione di migranti che devono appunto lasciare la Svizzera ma non possono essere rimpatriati contro la loro volontà perché la Confederazione non ha accordi di riammissione con i loro paesi di origine. La gestione sanitaria rimane alla Croce Rossa ma la novità è che nella struttura ci sarà tutti i giorni un operatore sociale e non più solo un servizio di sicurezza privato come a Camorino.
Il centro della protezione civile è una struttura sotterranea che negli anni è stata duramente criticata. Nel 2019 un centinaio di medici ha messo nero su bianco che “le condizioni in cui vivono i richiedenti l’asilo a Camorino sono disumane”. Ci sono state anche manifestazioni, petizioni, atti parlamentari. Al di là delle critiche trovare un'altra soluzione era diventato urgente perché a Camorino cominceranno presto i lavori per il nuovo Centro cantonale polivalente. La struttura identificata a Bodio verrà comunque rivalutata regolarmente dalle autorità cantonali. Il contratto è di due anni.