Consiglieri comunali della Lega dei Ticinesi di Locarno e Lugano hanno inoltrato oggi, giovedì, due mozioni per vietare, nei lidi e nelle piscine pubbliche delle rispettive città, l’uso del burkini, il costume da bagno che copre tutto il corpo, utilizzato dalle donne musulmane.
L’indumento ha fatto parlare di sé negli scorsi giorni, in seguito agli scontri avvenuti in Corsica, dopo una lite scoppiata in spiaggia tra famiglie di origini magrebine e giovani locali e che ha provocato il ferimento di cinque persone. In Francia diversi comuni hanno introdotto la proibizione, sostenuta anche dal premier Valls.
Ticino, divieto non generalizzato
In Ticino il divieto non è generalizzato. Negli scorsi giorni alla piscina di Chiasso è stato negato l’accesso a una bagnante, applicando il regolamento che vieta l’entrata in acqua vestiti. A Lugano e Locarno invece il costume integrale è ammesso.
Queste tenute, si può leggere nei due atti (primi firmatari Aron D'Errico a Locarno e Nicholas Marioli a Lugano), sono simboli "dell’ideologia fanatica e pericolosa del fondamentalismo islamico" che "non sono accettabili e sono incompatibili con la nostra cultura".
mrj