Lo stress lavorativo si ripercuote sempre più sulle persone con forme di esaurimento fisico ed emotivo. Secondo un sondaggio, in Svizzera il 17% degli interpellati ha dichiarato di avere sofferto di burnout a causa soprattutto della professione. Tra le regioni linguistiche la più colpita è la Romandia, dove la percentuale sale al 25%. Colpisce il fatto che un altro 25% del campione si ritenga a rischio.
Tra chi ci è passato l’ex granconsigliera dei Verdi Cristina Gardenghi ha condiviso con la RSI la propria esperienza. Un anno fa era in Gran Consiglio, prima di abbandonare il seggio per prendersi cura di sé.
La giovane Cristina Gardenghi ha raccontato come è riuscita ad affrontare il burnout
A portarla verso una situazione di burnout, spiega la 28enne, sono state sia cause esterne che interne: “La società ci educa e ci spinge a sorpassare dei limiti”, ma poi aggiunge, “anche noi stessi ci bruciamo. Credo sia più un “burn yourself out”, qualcosa che nasce al proprio interno”.
Accorgersene non è per tutti uguale. “Per me c’è stato un momento proprio di esaurimento con molte difficoltà a portare avanti dei compiti quotidiani molto semplici. Per esempio, difficoltà nel concentrarsi, nel dormire, nel relazionarsi con le persone e nel connettersi con i bisogni di base”.
Nel momento in cui è apparso evidente che il suo “organismo era in sciopero”, Cristina ha deciso di prendere contatto con il proprio medico di famiglia: “C’è stata una prima doccia fredda nel sentire questa parola, burnout, che mi sembrava così lontana. Ho dovuto educarmi anche alla possibilità di dover prendermi una pausa”. Lo stop forzato, racconta la giovane, è stato vissuto all’inizio con molta difficoltà di accettazione: “Pian pianino ho poi capito che il mio organismo aveva bisogno di molto riposo e di fare un lavoro a livello di psicoterapia”.
Nel frattempo la situazione è migliorata, anche perché “ho avuto la fortuna di incontrare tante persone molto competenti che mi hanno accompagnata con gli strumenti che per me erano giusti”. Il suo percorso è stato anche quello di collocare sulla bilancia i bisogni. Il problema appare alle spalle e la giovane oggi si dice molto cosciente: “Non penso che ci sia il rischio di ricadere in una dinamica simile nel mio caso”.
Disagio, i dati preoccupanti del burnout
SEIDISERA 19.10.2023, 18:51