La CORSI riconferma la presidenza di Luigi Pedrazzini per i prossimi quattro anni ed anche i membri del comitato che, con 3 donne su 7, dal 2020 sarà più femminile - prima la quota rosa era una - e rappresenterà meglio il territorio della Svizzera italiana come espresso dal presidente riconfermato.
Ciò che continuerà a mancare al suo interno invece, sarà una rappresentanza di tutte le forze politiche come riconosciuto dallo stesso Pedrazzini che ricorda come non sia presente un'area di destra, Lega e UDC, in questo comitato. Non è presente anche perché non lo era in in assemblea, non ha avuto eletti in consiglio regionale, ricorda Pedrazzini, e "noi non potevamo andare oltre quella che è la volontà democratica della nostra assemblea. Questo - ha riferito - deve essere uno stimolo per dialogare, il nostro compito è dialogare con tutta la società".
Per la prossima assemblea, indetta per il settembre 2020, si intende riportare l'attenzione sul ruolo delle società regionali all'interno della SSR, con l'obiettivo finale - spiega il responsabile della CORSI - "di dare più peso alle società regionali che rappresentano l'interfaccia della società civile nella gestione del servizio pubblico. Credo, conclude, che è nell'interesse del servizio pubblico stesso avere questa interfaccia forte e rappresentativa della società". Attualmente la corsi gode di oltre 3'000 soci in Ticino. Tra gli obiettivi per il prossimo mandato, anche quello di aumentarne il numero, affinché diventi sempre più rappresentativa di tutta la Svizzera italiana.
Le sfide della CORSI
Il Quotidiano 24.11.2019, 20:00