Ticino e Grigioni

CORSI, "nessuna ingerenza"

Rinnovati consiglio regionale e consiglio del pubblico. Discusso un documento che rivendica un ruolo esteso. Il presidente Luigi Pedrazzini respinge le accuse

  • 25 maggio 2019, 20:58
  • 22 novembre, 22:06
04:26

CSI 18.00 del 25.05.2019 I lavori della CORSI nella diretta di Giorgia Roggiani

rsi 25.05.2019, 20:41

  • rsi
Di: CSI/pon 

C'erano 10 nomi nuovi fra i 23 in lizza domenica per l'elezione di 20 membri del Consiglio regionale della CORSI (a cui aggiungere i quattro rappresentanti del Governo ticinese e quello dell'Esecutivo cantonale retico). Fra i nuovi entrati figurano Pelin Kandemir Bordoli per il PS, Giovanna Masoni Brenni per il PLR e Nadia Ghisolfi per il PPD. Il più votato dagli oltre 330 soci presenti è stato il presidente uscente Luigi Pedrazzini.

Fra i temi in discussione, ma senza votazione, anche un documento programmatico approvato dai vertici della Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana ed inviato ai soci. Elaborato da un gruppo di lavoro, ridefinisce i compiti dei due consigli (l'altro è quello del pubblico, con 11 membri eletti a cui andranno aggiunti due rappresentanti designati dal Consiglio regionale e 4 membri cooptati dallo stesso Consiglio del pubblico). Attribuisce loro competenze più estese nella nomina dei dirigenti all'interno della RSI e maggiori possibilità di incidere sui programmi.

"Un tentativo di ingerenza", l'aveva definito senza giri di parole la vicepresidente dell'associazione Amici della RSI, Amalia Mirante. "Un'interpretazione forzata", ha ribattuto Pedrazzini, che ha negato qualsiasi volontà di interferire. "D'altra parte", ha detto l'ex consigliere di Stato, "i partiti appartengono alla storia della RSI, creata anche da politici. La politica ha difeso l'azienda in occasione di No Billag ed è nell'interesse della RSI che ci sia un corpo intermedio fra l'azienda e il pubblico, atto a verificare che venga rispettato il mandato di servizio pubblico che giustifica il canone".

Fra le preoccupazioni emerse nel corso della discussione, quella per lo spegnimento del segnale del digitale terrestre. Il consiglio del pubblico ha chiesto alla RSI di rivalutare la scelta, che di fatto taglierà fuori l'ampio bacino di utenza oltre confine.

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CORSI, Pedrazzini confermato presidente

Il Quotidiano 25.05.2019, 21:00

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