Ticino e Grigioni

Cacciatori ticinesi, via Regazzi arriva Corti

Cambio alla presidenza in un momento di sfide per il mondo venatorio cantonale

  • 25 maggio, 18:02
  • 25 maggio, 20:27

SEIDISERA del 25.05.2024 Il servizio di John Robbiani

RSI Ticino e Grigioni 25.05.2024, 18:00

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Di: SEIDISERA/pon

I 2’200 affiliati della Federazione cacciatori ticinesi dopo 13 anni hanno un nuovo presidente. Fabio Regazzi ha formalizzato sabato pomeriggio ad Aurigeno le sue annunciate dimissioni e ceduto l’incarico a colui che era il suo vice, Davide Corti. La pratica venatoria continua a dividere la popolazione, ma è sempre meno vista come legata esclusivamente alle valli: “C’è un cambiamento importante in atto, oggi la selvaggina è arrivata a ridosso degli agglomerati urbani e sempre più cacciatori provengono dalle città”, ha spiegato l’uscente.

I grandi temi oggi sembrano essere il lupo e la peste suina, che potrebbe arrivare in Ticino e colpire i maiali, trasmettendosi attraverso i cinghiali. Il nuovo presidente Davide Corti ci tiene a distinguere fra “azioni di caccia per il contenimento di specie in esubero come cervo e cinghiale, o nel caso del cinghiale anche per la prevenzione della peste suina, e quella che è la caccia tradizionale”. Ma si tratta “effettivamente di problemi” per contrastare i quali anche i cacciatori avranno un ruolo da svolgere.

La regolazione del lupo e del cinghiale

Fra gli obiettivi raggiunti sotto la sua guida, Regazzi ha citato il miglioramento dei rapporti con l’Ufficio caccia e pesca, ora “più sereni e costruttivi”. E all’appuntamento era presente il responsabile dell’ufficio, Tiziano Putelli, che interpellato sulla possibile collaborazione con i cacciatori per l’eventuale abbattimento di esemplari di lupo, ha spiegato che c’è accordo sul fatto che “il coinvolgimento del mondo venatorio sarà valutato in caso di ordini di abbattimento con un margine di errore molto basso”. Non è il caso nella regolazione proattiva in cui si mira ai lupi giovani. Fin qui sono stati i guardiacaccia ad assumersi il compito, in tutti i cantoni.

SEIDISERA del 25.05.2024 L’intervista di John Robbiani a Tiziano Putelli

RSI Ticino e Grigioni 25.05.2024, 18:01

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Per quanto riguarda i cinghiali, proprio in previsione dell’arrivo della peste suina il Cantone vuole sfoltirli di numero. Come l’anno scorso già la settimana prossima inizierà una caccia straordinaria estiva. Nel 2023, rispetto ai 2’300-2’400 normalmente uccisi ogni anno si era riusciti così a salire di un migliaio di esemplari.

Cacciatori, cambio della guardia

Il Quotidiano 25.05.2024, 19:00

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