Ticino e Grigioni

Camorino: archiviata l’inchiesta

La procura non ha ravvisato responsabilità di terzi nell’infortunio che costò la vita a due operai, travolti da un cassero

  • 21 gennaio, 18:30
  • 21 gennaio, 22:34
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Camorino, indagini archiviate

Il Quotidiano 21.01.2024, 19:00

  • Rescue Media
Di: Francesco Lepori 

È sfociata in un decreto d’abbandono l’inchiesta sulla morte dei due operai italiani che a Camorino, il 2 luglio 2018, rimasero travolti da un cassero in legno di oltre due tonnellate, durante la posa dei ripari fonici lungo la A2.

Il procedimento penale, avviato contro ignoti per omicidio colposo e violazione delle regole dell’arte edilizia, non ha infatti ravvisato responsabilità da parte di terzi. Sia la formazione delle maestranze sia i controlli svolti sul cantiere sono risultati adeguati. La direzione del Consorzio agì correttamente; al di là delle carenze riscontrate nell’allestimento della relativa documentazione.

Quanto successo – ha concluso, anche sulla scorta di una perizia, il procuratore pubblico Pablo Fäh – è da ricondurre alla negligenza individuale e al mancato rispetto delle norme di sicurezza.

Una delle vittime sganciò il cassero dal sollevatore prima di avere avvitato le cosiddette “farfalle” sulle aste di ancoraggio superiori. Per togliere le catene, inoltre, anziché usare la scala si arrampicò sulla struttura. Cosa che la destabilizzò ulteriormente, fino a farla ribaltare.

Di qui la decisione di archiviare le indagini, presa dopo avere respinto le richieste di complemento istruttorio avanzate dagli accusatori privati. Ma la vicenda non è ancora chiusa. I famigliari dei due operai della provincia di Sondrio (di 25 e 36 anni) hanno impugnato l’abbandono, rivolgendosi alla Corte dei reclami penali.

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