La Procura di Como ha chiesto il rinvio a giudizio di 18 dei 19 indagati (18 persone e una società) nell'ambito dell'inchiesta aperta sul dissesto di Campione d'Italia. I reati contestati, risalenti al periodo 2013-2018, riguardano la gestione del comune e della Casinò SPA. La vicenda riguarda in particolare l’agire di diverse amministrazioni che si sono succedute alla guida dell'enclave che hanno rinunciato alla riscossione di crediti dalla casa da gioco e hanno sottoscritto una nuova convenzione con la stessa, svantaggiosa per il comune. Secondo l'accusa ha subito un danno di 61 milioni di franchi.
Approfondimento su Campione d'Italia
Il Quotidiano 14.09.2020, 21:00
L'udienza, come riferiscono La Provincia e Il Giorno, non è ancora stata fissata.
Tra i rinviati a giudizio figurano il comandante della polizia locale, il responsabile delle finanze, i segretari comunali, ma anche gli ex sindaci Maria Paola Magili Piccaluga e Roberto Salmoiraghi. La richiesta di archiviazione riguarda invece Alessandra D’Onofrio, nominata da Roma alla testa del Casinò.