La canicola continua a non mollare la presa nella Svizzera italiana e sta avendo ripercussioni anche sugli ospedali. Sono soprattutto persone già fragilizzate da alcune patologie a rivolgersi al pronto soccorso, ma talvolta anche giovani in buona salute che sottovalutano l’impatto di afa e caldo.
“E’ il caso, per esempio, delle patologie respiratorie”, spiega la dottoressa Chiara Minelli della clinica Moncucco. “Quando fa caldo anche chi è in buona salute fatica a respirare, provate a immaginare dunque una persona che già di suo ha delle difficoltà. Poi ci sono le patologie cardiovascolari: il caldo fa abbassare la pressione e disidrata. Alcuni farmaci usati nelle terapie per chi ha problemi del genere diminuiscono la possibilità di sudare, per cui aggravano la situazione”.
Meno numerose - ma ci sono state - le persone che si sono rivolte al pronto soccorso per veri e propri colpi di calore, come racconta la dottoressa Minelli.
“I colpi di calore sono più frequenti nelle persone in buona salute. Per esempio chi decide di andare a correre a mezzogiorno oppure sta in piscina per ore e poi si fa un aperitivo per rinfrescarsi. L’alcol favorisce l’accumulo di calore. ”
Il reparto di geriatria è più pieno del solito. “Anche dei settantenni – dice Ferretti - se rimangono all’esterno nelle ore più calde della giornata, non assumono sufficientemente liquidi e non si riparano dal sole possono avere problemi di salute fino a necessitare un ricovero per la reidratazione”.
Nelle ore più calde bisognerebbe dunque stare tranquilli, in un posto fresco e badare ad idratarsi. Anche le persone che fanno assistenza alle persone anziane devono avere un’attenzione maggiore. “Chi aiuta questi anziani fragili deve ricordare loro di bere regolarmente, poiché con l’età diminuisce la sensazione di sete e la percezione del calore. A volte gli anziani tendono a dimenticare di bere perché non hanno le stesse sensazioni di un giovane”.
L’allerta canicola durerà ancora fino a venerdì sera.