Mentre l'ottobre piÙ caldo da che esistono le misurazioni si appresta a finire, le stazioni sciistiche ticinesi sono nel pieno della preparazione in vista della stagione invernale. "Siamo quasi pronti. Aspettiamo la neve", dice Simone Beffa, direttore della Valbianca di Airolo.
E si aspetta la neve augurandosi una stagione migliore di quella appena conclusa, questa volta dovendo però fare i conti con l'aumento del costo energia. "Abbiamo un accordo con la cooperativa di Faido con un prezzo fisso fino all'anno prossimo e dunque non siamo così preoccupati, però la situazione cambia giornalmente e dunque stiamo attenti", afferma Luca Müller, direttore della Nuova Carì. "Noi abbiamo la fortuna che ad Airolo l'aumento non sarà così esorbitante e dunque possiamo riuscire a contenere un po' i costi", gli fa eco Simone Beffa.
Per una questione sotto controllo ve n'è un'altra che resta un'incognita, ovvero un possibile blocco da parte del consiglio federale dell'innevamento programmato come misura di risparmio energetico. "Quando hai l'innevamento programmato sai esattamente quando la stagione può partire e dunque sei più tranquillo", spiega Beffa.
Per quanto riguarda la politica dei prezzi, la Leventina card rimarrà invariata mentre le giornaliere e il servizio ristorante subiranno un adeguamento visto l'aumento del costo del carburante e delle derrate alimentari. "Abbiamo il prezzo dinamico e sarà ancora come l'anno scorso", afferma Beffa per Airolo. "Per gli impianti di risalita di Carì avremo un aumento del 3-5%", conferma infine Luca Müller.
Insomma, le variabili non mancano, ma gli strumenti per affrontarle sono ormai acquisiti.