Ha fatto discutere negli scorsi giorni la notizia di alcune vaccinazioni effettuate nelle case per anziani anche a chi non ne aveva diritto. Domenica sera, durante Il Quotidiano, il medico geriatra Franco Tanzi ha specificato che queste vaccinazioni improprie hanno riguardato una sessantina di persone.
Tanzi, responsabile dell’area medica dell’'Associazione dei direttori delle case anziani ticinesi ADiCASI, ha inoltre spiegato di aver dato indicazione di stilare una lista di persone esterne alle case per anziani che tuttavia meritavano il vaccino per ragioni di età e comorbidità grave e che quindi altre 500 persone sono state immunizzate con dosi in esubero.
Ad essersi annunciati per la vaccinazione sono stati il 90% dei residenti delle case di risposo, ma solo l’82% è stato vaccinato. Questo poiché, ha aggiunto il dottor Tanzi, "ci sono stati dei ritiri dell’ultimo minuto e chi si è ammalato e quindi non ha potuto ricevere il preparato. Inoltre, tra il personale di cura si è scesi al 51% rispetto al 60% previsto. Degli esuberi erano stati previsti anche se forse non in questa misura”.
Tanzi, durante l’intervista, ha anche fatto il punto sui ritardi nella fornitura di nuove dosi del vaccino di Pfizer, quello scelto dal cantone per la somministrazione nelle case per anziani, spiegando: “Pensavamo di fare il richiamo dopo 21 giorni ma probabilmente lo faremo dopo 28 giorni , ma siamo dentro l’intervallo di tempo previsto per effettuare la seconda dose del preparato anti-covid-19 di Pfizer, che deve essere somministrata tra i 21 e i 42 giorni”.