Il Consiglio di Stato ha risposto per iscritto alle domande contenute nelle cinque lettere consegnate ai membri del Governo dal coordinamento cantonale “sciopero per il Clima”, durante la manifestazione organizzata tra il 22 e il 26 aprile davanti a Palazzo delle Orsoline. Il Governo ha inoltre espresso la propria disponibilità per un incontro con una delegazione del coordinamento cantonale, per approfondire gli orientamenti del Cantone nel campo della politica ambientale.
Per quanto riguarda i temi sollevati dalle cinque lettere indirizzate ai membri del Governo, in linea generale le risposte del Consiglio di Stato sono accomunate dalla volontà di ricordare che negli scorsi anni e decenni la politica – a livello federale, cantonale e nei Comuni – non è rimasta immobile. Se è vero che le trasformazioni climatiche in atto a livello globale suscitano legittima preoccupazione, la Svizzera e il Ticino si sono mossi in anticipo e con grande decisione per ridurre l’impatto negativo delle attività umane sull’equilibrio ambientale.
I risultati positivi fin qui ottenuti, naturalmente, non giustificano né l’inazione né una minimizzazione della portata delle sfide che attendono la popolazione svizzera e l’umanità tutta; a questo proposito, il Governo ticinese rassicura i manifestanti sulla volontà di proseguire i propri sforzi a favore della sostenibilità ambientale.
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