È già sfociata in una condanna l’inchiesta sulla rapina del 30 gennaio a Bellinzona, nell’abitazione di una 30enne disabile. Due malviventi si erano presentati a casa della donna. Dopo averla fatta cadere spingendo la porta le avevano sottratto alcuni oggetti (un orologio, un computer e un telefonino), poi nascosti nella borsa del loro complice, che li aspettava alla stazione.
Il decreto d’accusa, firmato lunedì, riguarda proprio il terzo uomo. La procuratrice capo Chiara Borelli lo ha ritenuto colpevole del reato di ricettazione, proponendo una pena pecuniaria di 40 aliquote sospese condizionalmente per due anni. Il 53enne ungherese, che non ha impugnato la decisione, è stato accompagnato alla frontiera il giorno stesso.
Rimarranno invece in carcere, almeno fino alla metà di marzo, gli autori materiali del colpo. I due rumeni (di 43 e 46 anni) devono rispondere di varie accuse, a cominciare appunto da quella di rapina.
Francesco Lepori