Obbligo di quarantena ammorbidito dalla Confederazione e addirittura soppresso nei Grigioni, ma a determinate condizioni. Coira, sfruttando una deroga concessa da Berna ai cantoni, ha infatti rivisto le disposizioni concernenti i cosiddetti contatti stretti di persone risultate positive al coronavirus.
Non si tratta, tuttavia, di “un liberi” tutti (anche se si va abbastanza vicini). Quello entrato in vigore da circa una settimana è un meccanismo di esenzione dalla quarantena: i contatti stretti di una persona in isolamento - in sostanza coloro che vivono nella stessa abitazione dell'infetto - non devono più rinchiudersi in casa per cinque giorni, ma a patto che, non appena informati del caso di positività, si sottopongano ad un test dal quale deve scaturire un esito negativo. Il test va poi ripetuto al quinto giorno.
“Già prima chi aveva la possibilità di partecipare ai test regolari nelle aziende poteva evitare la quarantena – spiega la medica cantonale Marina Jamnicki –. Abbiamo però smesso con i test a tappeto, e ora c’è questa nuova possibilità, allargata ora a tutti”.
Sulla scelta della autorità grigionesi ha influito anche l’apparente minor pericolosità della variante Omicron, conferma la dottoressa: “Abbiamo fatto anche questa considerazione quando ne abbiamo discusso; questa quinta ondata sta potando tantissimi casi ma non una grande pressione sugli ospedali. Per questo ci siamo detti che possiamo correre il rischio di avere meno persone in quarantena”.