Svizzera

La Romandia getta la maschera

Allievi delle elementari a lezione senza mascherina da lunedì. In Ticino tema sul tavolo, ma nessuna decisione prima del 2 febbraio

  • 27 gennaio 2022, 20:07
  • 20 novembre, 18:45
03:04

Giù la mascherina!

SEIDISERA 27.01.2022, 19:22

  • keystone
Di: ATS/SEIDISERA/pon 

La mascherina non sarà più obbligatoria nelle scuole elementari di Vallese, Friburgo e Vaud a partire da lunedì prossimo. I tre cantoni hanno pure deciso di rinunciare al provvedimento anche alle medie: dal 7 febbraio in quelle vallesane, dal 14 in quelle friburghesi e dal 19 in quelle vodesi. Ginevra, dal canto suo, procederà all'allentamento in entrambi gli ordini di scuola il 21 febbraio.

Vaud riprenderà pure le passeggiate scolastiche e così anche Ginevra, mentre il Giura ha dato il via libera alle settimane bianche. In Romandia resta così solo Neuchâtel a non avere ancora annunciato facilitazioni per i suoi scolari.

"I bambini e i giovani hanno già pagato un prezzo molto alto durante questa crisi. È quindi necessario poter revocare il più rapidamente possibile le misure che hanno un impatto pedagogico e sull'apprendimento degli alunni della scuola dell'obbligo", ha comunicato la Conferenza intercantonale dell'istruzione pubblica della Svizzera romanda e del Ticino.

E il Ticino, per l'appunto? Per il momento non segue il resto della Svizzera "latina". Il tema è sul tavolo, ha confermato il DECS alla RSI, ma una decisione non verrà presa prima di mercoledì prossimo 2 febbraio.

Dalla ripresa dopo le vacanze di Natale - lo ricordiamo - l'obbligo già in vigore per i bambini e i ragazzi più grandi è stato esteso anche alla prima, alla seconda e alla terza elementare. Questo, nelle previsioni, almeno fino al 25 di febbraio quando inizieranno le vacanze di carnevale. "Una misura adeguata", aveva detto Manuele Bertoli, per garantire le lezioni in presenza, viste le sempre più numerose sezioni finite in quarantena per effetto della contagiosissima variante Omicron del coronavirus.

Omicron che però non sta mettendo in crisi gli ospedali: la situazione in terapia intensiva è "sotto controllo" secondo il capo del Dipartimento dell'educazione vallesano Christophe Darbellay, che a RTS ha giustificato così il passo annunciato questo giovedì mattina.

Correlati

Ti potrebbe interessare