Il sindacato dei servizi pubblici VPOD lancia due iniziative popolari. La prima, di carattere costituzionale, propone di ridurre dagli attuali 135 a soli 15 i comuni in Ticino, con l'obiettivo di garantire un'erogazione di servizi pubblici ai cittadini efficace, razionale e omogenea su tutto il territorio. La riorganizzazione sarebbe un'alternativa alla politica dei tagli di fronte a capacità finanziarie insufficienti.
L'elenco
Il testo precisa anche quali dovranno essere i nuovi comuni: Ascona, Gambarogno, Locarno, Vallemaggia, Valle Verzasca, Bellinzona (a coprire l'intero territorio dell'attuale distretto del Bellinzonese), Capriasca, Lugano, Malcantone e Valle del Vedeggio nel Luganese, Chiasso e Mendrisio nel Mendrisiotto, Leventina, Riviera e Valle di Blenio nelle Tre Valli.
Ferma restando la solidarietà fra entità con più e con meno risorse, tutte le nuove località avrebbero forza tale da assumere la maggior parte delle prerogative. Non si assisterebbe quindi più alla "cantonalizzazione" di problemi comunali e a evidenti squilibri come quelli che esistono oggi.
Più democrazia diretta
Infine, si auspicano la creazione di commissioni di quartiere e una riduzione del numero di firme da raccogliere per i referendum e le iniziative comunali, dall'attuale 15% al 5% dei residenti.
Più denaro pubblico per gli asili nido
La seconda iniziativa è legislativa e punta, attraverso un incremento del finanziamento pubblico (sussidio di almeno il 67% dei costi complessivi delle strutture riconosciute), a migliorare l'offerta di asili nido. Pone anche un limite massimo alle rette a carico delle famiglie, che non dovrà superare gli 800 franchi mensili se la proposta andrà in porto. Il terzo obiettivo è la lotta alle cattive condizioni di lavoro dei dipendenti di queste strutture.
Gallery audio - Da 135 a 15 comuni e più asili nido
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CSI 18.00 RAUCH - VPOD 29.03.13.MUS
credits 29.03.2013, 17:37
CSI 18.00 - Il servizio di Michele Rauch
RSI Info 29.03.2013, 17:37