Dalla pista alla sbarra

Si profila il processo per l’ex presidente della squadra di hockey delle Ladies di Lugano. Il sostituto procuratore generale Andrea Balerna lo ha infatti rinviato a giudizio, con la formula del rito abbreviato.

Il 44enne italo-rumeno venne arrestato il 31 agosto 2023, subito dopo avere assunto le redini del club. Attraverso varie società (destinate al fallimento) aveva contratto numerosi debiti, ben sapendo che non li avrebbe estinti. I soldi e i servizi ricevuti servivano a foraggiare il suo stile di vita.

L’inchiesta ha ricostruito oltre 60 fattispecie, avvenute sull’arco di un decennio. Raggiri in parte tentati, e in parte riusciti. Prima negati, poi ammessi. Il più importante è un credito Covid da 400’000 franchi, ottenuto fornendo false informazioni.

Gli accusatori privati sono otto. Tra questi non figurano le Ladies; fermo restando che, come negli altri casi, il sedicente imprenditore non aveva esitato a “spendere” la carica per cercare di trarne illecitamente profitto.

Presto l’uomo comparirà alle Assise Criminali. La pena concordata è di tre anni parzialmente sospesi, più otto di espulsione dalla Svizzera. Se la Corte accoglierà la proposta l’ex dirigente (tuttora dietro le sbarre) verrà immediatamente scarcerato, e dovrà lasciare il Paese.

Diversi i reati imputatigli. Si va dalla truffa per mestiere alla bancarotta fraudolenta, dalla cattiva gestione all’omissione della contabilità. Il dibattimento è previsto alla fine del mese.