Balzo in avanti a 755 milioni di franchi dei costi per la realizzazione del Nuovo stabilimento industriale ferroviario (NSIF), per brevità Nuove Officine, ad Arbedo-Castione. In una conferenza stampa le FFS hanno fornito martedì un aggiornamento sullo stato dei lavori, dove spicca l’aumento significativo dell’investimento finora stimato a 580 milioni.
Non una sorpresa la notizia, ma la cifra in sé. “Come comunicato negli ultimi mesi, in seguito alla ricezione delle offerte per l’edificazione dell’edificio, i costi complessivi erano risultati significativamente più alti”, si legge nel comunicato, “motivo per cui il progetto ha dovuto essere ottimizzato”.
L’investimento complessivo, approvato dal Consiglio di amministrazione delle FFS nel mese di giugno 2024, rappresenta “un segnale forte e un impegno finanziario importante che confermano la volontà delle FFS di portare a termine quello che è uno dei principali progetti industriali nella storia del Cantone Ticino”.
Nuove Officine più care e più lontane
Il Quotidiano 06.08.2024, 19:00
Un ricorso “blocca l’inizio dei lavori”
L’altro aggiornamento sul progetto, che prevede al creazione di “almeno 360 posti di lavoro a tempo pieno e 80 apprendisti”, riguarda lo slittamento a data da definirsi dell’inizio del cantiere principale. Da sciogliere c’è infatti un ricorso inoltrato al Tribunale amministrativo federale (TAF) contro l’aggiudicazione da parte del Consorzio Officine Ticinesi OFT del mandato di Impresa Totale. “Il ricorso - sottolineano le FFS - blocca attualmente l’inizio dei lavori dell’edificio principale, inizialmente previsto per luglio 2024. I lavori legati alla parte di infrastruttura proseguono invece secondo programma, come pure le compensazioni agricole delle Superfici di avvicendamento delle colture (SAC), che inizieranno nel mese di settembre, ad eccezione dei terreni individuati a Biasca, dove pure è pendente un ricorso al TAF da parte del Comune di Biasca”.
Un’incertezza che pesa. Anche perché, come ammettono le stesse FFS, “per ogni mese perso si avrà automaticamente un mese di ritardo nella messa in esercizio, con importanti conseguenze economiche e pianificatorie, soprattutto per quel che riguarda le lavorazioni previste nel futuro stabilimento di Arbedo-Castione. Ad esempio, sarà necessario trovare ulteriori soluzioni transitorie per la manutenzione degli elettrotreni Giruno, uno dei principali veicoli che sarà manutenuto nel NSIF”. Anche l’evento di posa della prima pietra, che era previsto a settembre, è stato rinviato.
Bellinzona, il vicesindaco: “Ritardi che si ripercuotono sulla liberazione del comparto”
Lo slittamento dell’inizio dei lavori ad Arbedo-Castione viene commentato anche a Bellinzona, città che punta sul terreno che sarà liberato dall’Officina FFS. “Naturalmente non ci fa piacere sapere che il cantiere di Castione subirà dei ritardi - commenta il vicesindaco Fabio Käppeli -, perché questi si ripercuotono direttamente anche sulla liberazione dello strategico comparto a fianco della stazione FFS di Bellinzona, e sullo sviluppo di questo nuovo quartiere. Ad ogni modo su questo fronte i lavori di nostra competenza proseguono senza sosta”. Quanto ai ricorsi, il vicesindaco parla di “vera nota dolente pur nel rispetto dei diritti di ciascuna parte, come Città di Bellinzona ci troviamo oggi molti progetti bloccati per decisamente troppo tempo”.
RG delle 12.30 del 06.08.24, il servizio di Luca Berti
RSI Info 06.08.2024, 13:48
Nuove Officine FFS, balzo dei costi
Telegiornale 06.08.2024, 12:30