Dall'autostrada elettricità per 1'000 famiglie

"Almeno 1'000 famiglie con questa produzione riusciamo a rifornirle, poi all'ottimizzazione del progetto speriamo di produrre più energia del minimo previsto nell'offerta", forse anche il doppio: il direttore dell'Azienda elettrica ticinese Roberto Pronini valuta così le potenzialità degli impianti solari che verranno installati sui ripari fonici lungo l'autostrada in Ticino.

Nell’autunno del 2022 la Confederazione aveva adottato una serie misure urgenti volte a garantire l’approvvigionamento elettrico nel breve termine. Tra queste figurava l’obbligo di sfruttare al meglio, entro il 2030, le infrastrutture di proprietà della Confederazione ritenute idonee, come 350 barriere antirumore e 100 aree di sosta lungo le autostrade. L'USTRA aveva aperto un concorso per 15 lotti geografici e il consorzio Solar 120 costituito dalla stessa AET (con una quota del 50%), dall'AIL e dalla Società elettrica sopracenerina (con il 25% ciascuna) si è aggiudicato il 15 giugno quello ticinese. La notizia è stata resta pubblica dalle tre società con un comunicato stampa diffuso mercoledì.

I ripari individuati sono sparsi su tutto il territorio cantonale, dalla Leventina alla zona di Balerna passando per Bellinzonese e Luganese.

AET, AIL e SES hanno tre anni di tempo per mettere in esercizio gli impianti, che dovrebbero avere una potenza di 4 megawatt e una produzione annua di 4 gigawattora. Oltre all'installazione, anche allacciamento alla rete e manutenzione saranno a carico loro. L'investimento previsto supera i 10 milioni di franchi. "Il diritto di utilizzo è per 30 anni, poi si tratterà di capire cosa succederà", spiega Pronini, "se dovremo smontarli o se sarà possibilie prolungare la durata di vita degli impianti o sostituirli".