Ticino e Grigioni

“Verso le 23.30 all’improvviso è andata via la corrente...”

La testimonianza di Lorenzo Patocchi, che sabato si trovava con i famigliari al torneo di calcio della valle di Peccia

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L'apprensione è finita con l'atterraggio del SuperPuma in bassa valle

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Di: Radiogiornale/RSI Info

Doveva essere un fine settimana di festa. Il Torneo di Calcio della Valle di Peccia è un appuntamento inderogabile per chi è nato in Valmaggia e neppure i preannunciati allarmi di MeteoSvizzera hanno fatto desistere i molti appassionati di questa festa dello sport.

RG delle 07.00 del 01 luglio 2024, l’intervista di Gino Ceschina

RSI Ticino e Grigioni 01.07.2024, 10:24

“Noi siamo arrivati su mentre la Svizzera giocava contro l’Italia e ha vinto”, racconta l’informatico Lorenzo Patocchi, che al torneo era presente con i suoi familiari.

“Da lì via abbiamo tutti esultato e poi sono iniziati i concerti dell’open air che però si sono tenuti all’interno del capannone”. La pioggia era battente.

“Verso le 23.30, proprio quando doveva esibirsi Sebalter, all’improvviso è andata via la corrente. – racconta Patocchi - Pioveva forte già da un paio di ore. Noi eravamo nel capannone, all’asciutto, quindi tutto bene! Quando ci siamo accorti che non tornava abbiamo iniziato a guardare i radar e le notizie e c’erano i primi ospiti che volevano tornare a casa. Sono stati però bloccati dagli scoscendimenti nei riali che non permettevano di muoversi. Siamo quindi stati costretti a rimanere tutta la notte nel capannone.

Patocchi racconta di aver contato 220 persone all’interno del capannone. “La festa continua al buio ma ora dopo ora le voci si assopiscono, chi su una panchina, chi sul tavolo, chi per terra. In generale c’era tanta calma. Verso le 01.30 di notte i cellulari hanno iniziato a non più funzionare. A quel punto è aumentata la preoccupazione perché non si poteva più comunicare”.

Il primo elicottero della REGA è arrivato alle 05.30. “Da lì abbiamo scoperto che erano scese due frane enormi che ci impedivano di lasciare”.

Poi sono arrivate le notizie. “Bene o male noi tra quelli in valle eravamo nella situazione migliore. Non ci mancava nulla, potevamo anche rimanere lì… Poi però durante la giornata abbiamo abbastanza velocemente capito che ci avevano preparato l’evacuazione”.

Nel primo pomeriggio arriva infatti la Polizia. “Ci informa che verremo portati ad Avegno con dei Super Puma, tuttavia bloccati al Gottardo dal maltempo, un’altra attesa senza garanzia. Intanto vediamo un viavai di diversi elicotteri che fanno la spola o fanno ricognizioni alla ricerca del disperso. Non potendo comunicare, fatichiamo a capire cosa succede, ma attendiamo pazienti. Verso le 16:00 il cielo si apre ed un sole splendente, ci scalda animo e corpo, una bella sensazione avendo avuto piedi ed indumenti umidi dalla sera precedente.

Alle 17:00 arriva il primo Super Puma. “Ci ha portato ad Avegno con altre 188 persone. Sul posto abbiamo dovuto lasciare auto, tende, sacchi extra, strumenti musicali, si poteva portare una sola borsa a testa”.

Alle 19.30 Patocchi e i suoi familiari sono rientrati al domicilio sani e salvi.

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