Ticino e Grigioni

Decreto d’abbandono per il caso delle schede “scomparse” ad Airolo

Secondo il Ministero pubblico non si può accertare alcuna responsabilità penale per quanto segnalato da un delegato alle attività di spoglio prima delle Elezioni comunali

  • 26 ottobre, 16:27
  • 26 ottobre, 16:27
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Il nucleo del comune leventinese in una foto d'archivio

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Di: OCartu 

Nessuna frode elettorale, né indizi di altro tipo di reato. Negli scorsi giorni il procuratore generale Andrea Pagani ha firmato un decreto d’abbandono per il caso delle 50 schede “scomparse” prima delle Elezioni comunali 2024 ad Airolo. Il ministero pubblico non ha infatti ravvisato delle responsabilità penali in seguito alla denuncia giunta il 18 marzo scorso da parte di un delegato alle attività di spoglio del locale ufficio elettorale.

Secondo le ricostruzioni del Ministero pubblico, la scomparsa delle schede sarebbe unicamente da ricondurre a un errore umano o di un macchinario. Le indagini non sono peraltro riuscite a determinare a quale stadio della procedura si sia verificato l’errore, ma ciò che è stato accertato è che - come si legge nel decreto del 21 ottobre - “non sono emersi elementi che indichino che qualcuno abbia sottratto le schede per commettere una frode elettorale”.

01:53

Elezioni comunali; ad Airolo mancano 50 schede

SEIDISERA 18.03.2024, 18:36

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