Colpo di scena nella vertenza venuta alla luce in seno al Tribunale penale cantonale ticinese in aprile, quando si era saputo di reciproche segnalazioni fra colleghi magistrati. Il Consiglio della magistratura ha deciso all’unanimità il 10 dicembre la destituzione con effetto immediato dei giudici Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti “per avere gravemente violato i loro doveri di magistrato denunciando per pornografia il presidente del Tribunale (Mauro Ermani, ndr)“. Un reato - si legge in un comunicato diffuso giovedì- “che sapevano non sussistere”, come poi sancito a inizio settembre anche dal procuratore pubblico straordinario Franco Passini, nominato in agosto dal Governo. Per questo motivo la denuncia “è inaccettabile e inconciliabile con la loro funzione”.
Passini aveva poi pure stabilito - a inizio ottobre - che “non sussistevano i presupposti dei reati ipotizzati di lesioni all’onore” nella segnalazione inoltrata contro Verda Chiocchetti e Quadri dagli altri tre magistrati coinvolti, oltre a Ermani i giudici Marco Villa e Amos Pagnamenta.
Quella adottata, si precisa, è la sanzione più pesante prevista dalla legge, ma il Consiglio ritiene che si giustifichi “in ragione della gravità dell’atto compiuto, del contesto nel quale si è inserita la denuncia, delle conseguenze che essa ha avuto per l’immagine del Tribunale penale cantonale e della magistratura intera nonché della colpa dei due magistrati”.
Si conclude così il procedimento disciplinare nei confronti di Quadri e Verda Chiocchetti, mentre resta aperto quello avviato contemporaneamente in agosto contro lo stesso Ermani, che “sta seguendo il suo corso”. “La sua evasione”, si legge nella nota, è “altrettanto prioritaria per il Consiglio, ma comporta accertamenti diversi e di conseguenza differenti tempi procedurali”.
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Notiziario 12.12.2024, 15:00
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