Continuano le ricerche del kayakista, domiciliato in Germania, scomparso ieri, giovedì, nelle acque della Melezza. Ricerche, che si stanno rivelando piuttosto complicate, a causa anche della portata del fiume, ingrossatosi molto negli scorsi giorni date le ingenti precipitazioni. I soccorritori, per ora, sono riusciti a trovare soltanto l’imbarcazione.
Ma perché entrare in un fiume in comitiva, come in questo caso, viste le condizioni metereologiche piuttosto estreme? Lo abbiamo chiesto ad Anna Nizzola, presidente della Commissione cantonale Acque sicure: “Questi escursionisti erano degli esperti, conoscevano le condizioni e il percorso. Dei dilettanti non si metterebbero in una situazione simile”.
Paradossalmente, le condizioni del fiume di ieri (giovedì), con correnti molto forti, rappresentano proprio ciò che gli appassionati cercano. “Secondo il mio punto di vista, per i kayakisti quelle erano condizioni ottimali” ci dice ancora Anna Nizzola, sottolineando che chi non è del ramo dovrebbe ponderare il giudizio: “Evitare al 100% gli incidenti è impossibile, ma la prevenzione aiuta ed è giusto farla”.
Canoista disperso nella Melezza
Il Quotidiano 16.05.2024, 19:00
RG 12:30 del 17.5.2024 Il servizio di John Robbiani
RSI Info 17.05.2024, 12:34