Le Guardie di confine lasciano gli uffici della centrale operativa comune (CECAL) di Bellinzona inaugurata poco più di un anno fa. Lo ha comunicato il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi in Gran Consiglio durante il dibattito sul preventivo 2020.
"Questo spostamento rientra nell’ottica del programma DAZIT lanciato all’inizio del 2018, che è volto alla modernizzazione dell’Amministrazione federale delle dogane – spiega Nadia Passalacqua, portavoce delle Guardie di confine -. È un progetto che vuole un unico organo sotto uno stesso tetto".
Da Bellinzona se ne sono andati i vertici del corpo, ma le guardie impegnate al fronte, direttamente nella centrale. I 4 posti loro riservati, a fianco dei colleghi degli altri enti, non resteranno vuoti. Non è invece ancora chiaro che sarà degli uffici presenti nella struttura, in parte pagata dalla Confederazione. "Dal punto di vista pratico non possiamo ancora pronunciarci. Siamo sicuramente aperti al dialogo", precisa Nadia Passalacqua.
Gran Consiglio ticinese: seduta del 10.12.2019