I fatti, avvenuti a Riva San Vitale a inizio dello scorso luglio, sono costati una condanna a due anni di carcere ad un 40enne nigeriano comparso mercoledì di fronte alla Corte delle Assise criminali di Mendrisio riunita a Lugano. L'uomo è stato riconosciuto colpevole di una lunga serie di reati (dove rispondere di tentato furto d’uso; lesioni semplici; violazione di domicilio; minaccia; danneggiamento; coazione; tentata violenza carnale; denuncia mendace; sviamento della giustizia; guida in stato di inattitudine) ma, soprattutto, di aver tentato di violentare la proprietaria della barca che stava cercando di rubare.
Visto l'uomo armeggiare attorno al suo natante, la donna era uscita di casa per chiedergli cosa stesse facendo. In tutta risposta lui l'aveva aggredita, per poi cercare di abusarne sessualmente. Le grida della donna aveva fortunatamente messo in allerta i vicini che avevano evitato il peggio consentendo alla polizia di fermare l'individuo.
Il 40enne, dimorante nel Luganese, dovrà espiare la pena. La condizionale gli è stata negata dati i suoi precedenti penali.
Diem/CSI