Un 26enne camerunense che sull'arco di 5 mesi, dall'agosto del 2016 alla fine di gennaio di quest'anno, ha funto da passatore per oltre 140 clandestini (un numero che sale a oltre 200 se si considerano quelli che hanno tentato il viaggio più volte) è stato condannato oggi (martedì) dalla giustizia ticinese a due anni con la condizionale e a una pena pecuniaria. I migranti venivano trasportati in auto tra il Nord Italia e le stazioni di Mendrisio e Lugano e da qui aiutati a proseguire in treno verso Basilea e la Germania.
Il guadagno indebito ammonta a oltre 10'000 franchi. L'uomo è stato riconosciuto colpevole di usura aggravata e per 8 anni non potrà più mettere piede in Svizzera. La procura ne aveva chiesti 10, oltre a una condanna a 28 mesi, ma si è tenuto conto della piena collaborazione fornita. Da notare che l'uomo il 12 luglio dovrà comparire a processo in Italia per il medesimo reato: arrestato oltre confine in dicembre, era stato liberato dopo due giorni e colto di nuovo sul fatto in Ticino un mese più tardi. Da allora era dietro le sbarre e ora è stato scarcerato.
CSI/pon