I Grigioni, al contrario di quanto fatto dal Ticino, non intendono adottare una legislazione particolare per fronteggiare la diffusione delle sigarette elettroniche tra i ragazzi. Lo ha ribadito martedì il Consiglio di Stato rispondendo alle preoccupazioni espresse dall'ex direttrice scolastica e deputata del Centro di Mesocco Piera Furger. Di fronte al Gran Consiglio, il Governo ha spiegato di privilegiare una soluzione a livello nazionale e un approccio all'insegna della prevenzione e non della repressione.
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Inchieste 04.11.2022, 22:15
In aula Piera Furger ha sottolineato la necessità di un intervento, ricordando la decisione adottata lunedì pomeriggio dal Legislativo ticinese per vietare la vendita delle sigarette elettroniche ai giovani sotto i 18 anni dal prossimo giugno. La deputata ha pure ha espresso il timore che i giovani ticinesi possano spostarsi in Mesolcina per acquistare sigarette elettroniche di quarta generazione.
Dal canto suo l'Esecutivo ha spiegato che a tutt'oggi non sono state fatte considerazioni sulla possibilità di introdurre, a livello cantonale, regolamentazioni che vadano oltre le misure emanate dalla Confederazione, la cui legge entrerà presumibilmente in vigore all'inizio del 2024.
Notiziario 17.00 del 13.02.23: modificata la legge sulla promozione della salute e il coordinamento sanitario
RSI Info 14.02.2023, 16:46
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