Proprio come l’anno scorso, il giorno di maggior vendita del contrassegno elettronico (noto anche come e-vignetta) è stato il 31 gennaio. Gli automobilisti sembrano prediligere l’ultimo minuto per questa operazione un tempo totalmente manuale, ossia il giorno precedente a quello in cui scatta l’obbligo per circolare in autostrada.
“La tendenza è questa”, conferma ai microfoni della RSI Nadia Passalacqua, portavoce per la Svizzera italiana dell’Ufficio federale della Dogana e della sicurezza dei confini. “È difficile poi capire qual è il comportamento di acquisto delle persone. È chiaro che c’è un aumento di questa vendita all’ultimo momento. È anche vero che c’è anche qualcuno che si muove molto prima. Infatti anche l’anno scorso avevamo avuto diverse vendite già a partire da dicembre.”
Finora c’è soddisfazione per i numeri d’acquisto della vignetta elettronica 2025. “Sono già stati venduti poco meno di 2 milioni e 752’000 contrassegni elettronici - riferisce la portavoce -. Se paragoniamo questa cifra al dato dell’anno scorso, corrisponde a un aumento di circa 22%. Quindi direi molto bene”.
Per quanto riguarda le vendite all’estero, il primo paese è la Germania con un 16%, seguito da Francia 8% e Italia con il 3,5% e poi a seguire gli automobilisti di altre nazioni. Quanto alle multe a chi viaggia sprovvisto, non è ancora disponibile il dato nazionale per il 2024, ma non si attendono grandi differenze rispetto agli anni precedenti.
Anche perché, precisa Nadia Passalacqua, finché ci sarà il sistema con le due vignette (elettronica e adesiva) non ci saranno controlli sistematici ai valichi. A livello ticinese la polizia cantonale, responsabile dei controlli interni, ha fatto sapere che dal 1° febbraio sono state registrate 336 infrazioni, una cifra che sembra in linea con gli scorsi anni.