Il processo all’Ente Ospedaliero Cantonale per il contagio da epatite C, avvenuto al Civico di Lugano nel 2013, riprenderà il 21 novembre. Il giudice della pretura penale Siro Quadri ha fissato la data della nuova udienza, dopo che le parti hanno trasmesso le loro osservazioni sull’istanza di ricusa dei periti giudiziari. Istanza inoltrata dai legali dell’EOC, e sulla quale la Corte dei reclami penali si esprimerà nei prossimi giorni.
Secondo gli esperti – ricordiamo – nel programma informatico usato in radiologia si sarebbe dovuto inserire il nome dell’operatore che il 19 dicembre 2013, iniettando ai pazienti il liquido di contrasto per l’esame della TAC, aveva fatto contrarre il virus a tre pazienti.
Diversa la tesi dell’EOC, secondo cui le norme ISO (a cui il nosocomio si attiene) non impongono invece la tracciabilità del tecnico che effettua queste infusioni. L’Ente, rappresentato in aula dal direttore Giorgio Pellanda, ritiene dunque di non essere punibile per quanto successo.
Francesco Lepori