La Commissione speciale energia del Gran Consiglio si è chinata sul messaggio del Governo, del maggio 2018, che chiede lo stanziamento di un credito quadro di 3 milioni di franchi destinato a incentivare l’acquisto di veicoli totalmente elettrici e lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica elettrica domestica e sul posto di lavoro. 2,5 milioni andrebbero a sovvenzionare l'acquisto (si valuta in 2'000 franchi per ogni mezzo comprato la sovvenzione cantonale a cui si aggiunge un importo di pari entità che arriverà dagli importatori svizzeri di veicoli), mezzo milione sarebbe a favore dell'infrastruttura.
Dalla Commissione, spaccata più o meno a metà, sono quindi scaturiti due rapporti. Uno del PPD Lorenzo Jelmini (appoggiato da PPD, Lega e Verdi), favorevole "tout court" al messaggio, l'altro del PS Bruno Storni (sostenuto dal PS e dal PLR), che chiede anche di estendere gli incentivi ai veicoli ibridi, a gas e a idrogeno, e di subordinare la concessione dei sussidi alla messa fuori circolazione di una vettura Euro 0, Euro 1, Euro 2 o Euro 3. I due rapporti saranno discussi prossimamente dal plenum parlamentare anche per capire quale tipo di veicolo potrà beneficiare del sussidio cantonale.
Il messaggio tiene conto anche della netta bocciatura popolare del progetto governativo del 2015 che prevedeva di destinare un supplemento sull’imposta di circolazione al finanziamento di provvedimenti a favore della mobilità sostenibile in senso lato e all'acquisto di vetture "ecologiche".
CSI/Swing
Per saperne di più: Il messaggio del Consiglio di Stato