Agosto è il mese delle vacanze per l'edilizia, che quest'anno parte in ferie con qualche preoccupazione in più, visto che pochi giorni fa le statistiche nazionali evidenziavano un calo degli investimenti privati in nuove strutture. Un dato che trova riscontro anche in Ticino: "Le domande di costruzione in Ticino nell'ultimo trimestre mostrano una diminuzione del 10% circa", secondo Nicola Bagnovini, direttore della Società impresari costruttori.
Le riserve di lavoro sono di 3-4 mesi, ma in un passato non lontano erano del doppio. La costruzione di cantieri come AlpTransit spinge le ditte più grosse, che vi sono state impiegate massicciamente, "a cercare lavoro anche laddove prima non avevano interesse".
Si constatano quindi una lotta al ribasso per le offerte, ma anche casi di concorrenza sleale, con imprese che falliscono e risorgono lasciando dietro di sé i debiti. "La legislazione non è più attuale", secondo Bagnovini, e l'impossibilità di aprire una nuova azienda entro cinque anni dalla bancarotta viene aggirata con i prestanome. Contro gli abusi sui salari e le condizioni di lavoro, infine, il Ticino "si mette a disposizione per fare da progetto pilota" per la tessera di riconoscimento per chi è attivo sui cantieri, già sperimentata in Romandia.
CSI/pon
Dal Quotidiano:
29.07.2016: I problemi dell'edilizia