Sul caso del contagio da epatite C, verificatosi al Civico di Lugano il 19 dicembre 2013, non saranno sentiti altri testi, e non verrà eseguita alcuna nuova perizia. Lo ha deciso il giudice Siro Quadri, respingendo l’istanza inoltrata lunedì dai legali dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC), finito in pretura penale sul banco degli imputati.
Il giudice Siro Quadri
Gli avvocati Mario Molo e Mattia Tonella avevano chiesto l’audizione di tre persone, come pure un rapporto che mettesse a confronto l’operato del Civico con quello di altri ospedali svizzeri di dimensioni analoghe. Entrambe le richieste - come detto - sono state respinte.
Il processo all’EOC, rappresentato in aula dal direttore Giorgio Pellanda, riprenderà lunedì 17 ottobre. D’ora in avanti il dibattimento si terrà a Lugano, nell’aula penale minore.
Francesco Lepori