La presenza in Svizzera del "Ritratto di Isabella d'Este" attribuito a Leonardo da Vinci non è una novità. L'avvenuto sequestro annunciato oggi (martedì) si spiega con gli indizi di una sua imminente vendita per 120 milioni di euro. A spiegarlo è il comandante della guardia di finanza marchigiana, Antonino Raimondo. Un tentativo di far bloccare il dipinto, tramite rogatoria, era già andato a vuoto un anno fa.
Il quadro non è stato rubato: "Non si parla di un provento di reato, c'è un legittimo proprietario", conferma il commissario della polizia ticinese Angelo Fieni. La fattispecie è diversa, si tratta di "un'esportazione illecita" di un bene che fa parte del patrimonio artistico italiano.
Il sequestro del dipinto di Leonardo
RSI Info 10.02.2015, 17:34
L'opera "è in perfetto stato", precisa ancora Fieni. Se autentico, ha 500 anni, ma la paternità non è certa: una della massime autorità in materia, Carlo Pedretti, ne ha attestato la veridicità. Cesare Marani, un secondo storico dell'arte che ha potuto vedere solo riproduzioni fotografiche, invece la esclude "nella maniera più assoluta (...) per motivi di tecnica, stile e qualità pittorica".
CSI/pon
CSI 18.00 del 10.02.2015 La diretta in studio di Veronica Alippi, con gli interventi di Antonino Raimondo e Angelo Fieni
RSI Info 10.02.2015, 19:15
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CSI 18.00 del 10.02.2015 La voce di Pietro Cesare Marani, storico dell'arte
RSI Info 10.02.2015, 19:07
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