Allagamenti e smottamenti causati dal maltempo non sono dovuti tanto alla predisposizione del territorio, bensì all'intensità delle precipitazioni. Ed è questa una delle sfide da affrontare. "Col cambiamento climatico, dovremo aspettarci eventi meteorologici sempre più estremi e di corta durata che si possono susseguire in pochi giorni". È quanto afferma, ai microfoni della RSI, il geologo Andrea Pedrazzini della Sezione forestale dopo le forti precipitazioni che hanno toccato in particolare il Malcantone.
I danni del maltempo
Il Quotidiano 08.09.2022, 21:00
Nella notte tra mercoledì e giovedì sono caduti 176 millimetri d'acqua in sette ore, sottolinea l'esperto. E anche poche settimane prima, più precisamente il 7 agosto, erano caduti 80 millimetri d'acqua nel giro di un'ora. Per affrontare situazioni come queste - lo dice ancora il geologo Pedrazzini - è necessario coinvolgere tutti gli attori possibili "con l'obiettivo di trovare soluzioni mirate".
"Il territorio è sempre più urbanizzato, quindi la gestione delle acque di ruscellamento diventa sempre più complessa e difficile" spiega. Cosa si può dunque fare? Tra le possibilità si contano soluzioni costruttive, come "aumentare la capacità delle nostre camere", ma anche interventi pianificatori, "lasciando alle acque il posto per ruscellare senza fare danni", e misure organizzative, "con piani di emergenza per gestire gli eventi estremi".
I temporali sul Luganese
Le precipitazioni cadute nella notte tra mercoledì e giovedì hanno causato allagamenti e smottamenti, in particolare nel Malcantone. Diversi cittadini, a Manno e Agno, hanno inoltre dovuto abbandonare le loro abitazioni per questioni di sicurezza. "La forza dell'acqua ha rotto gli argini del riale, nonostante fosse stato pulito recentemente, e ha creato un tappo sotto il ponte". Lo aveva detto ai microfoni della RSI il sindaco di Manno, Giorgio Rossi, anche lui tra gli sfollati.
La situazione a Manno dopo i temporali
Rescue Media/RSI 08.09.2022, 13:25
I rovesci che si sono abbattuti sulla regione nella notte tra mercoledì e giovedì erano stati annunciati da MeteoSvizzera con un allerta di grado 3 (su una scala di 5). È stata una perturbazione breve, ma particolarmente intensa, tanto che sul Luganese - lo ha fatto sapere l'Ufficio federale di meteorologia e climatologia su Twitter - in dodici ore sono stati registrati accumuli fino a oltre 150 millimetri di pioggia, "il doppio dei quantitativi caduti durante tutto il mese di agosto". Nei cieli del Sottoceneri c'è anche stata un'intensa attività elettrica, con fino a 42'000 fulmini caduti nelle ore centrali della notte.
La situazione a Manno giovedì mattina
RSI Info 08.09.2022, 11:40
Nubifragi in Ticino
SEIDISERA 08.09.2022, 20:28
Malcantone sferzato dal maltempo