È stato prorogato a metà novembre il termine per l'eventuale inoltro di nuove prove e la richiesta di complementi per l'inchiesta sull'abbattimento dell'ex Macello di Lugano. A chiedere il rinvio del termine - fissato per domani, 5 novembre - è stato l'avvocato che rappresenta gli autogestiti, Costantino Castelli. Il rinvio è stato accordato. Venerdì scorso, il Ministero pubblico aveva prospettato l'emanazione di un decreto di abbandono sulla vicenda.
Cronache della Svizzera italiana delle 18.00 del 29.10.2021: le novità sulla demolizione dell'ex Macello con Francesca Calcagno
RSI Info 29.10.2021, 20:11
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Dopo la parziale demolizione dello stabile che ospitava gli autogestiti - avvenuta durante un'operazione di polizia nella notte tra il 29 e il 30 maggio -, lo ricordiamo, il procuratore generale Andrea Pagani aveva aperto un'inchiesta per abuso di violazione intenzionale, subordinatamente colposa, delle regole dell'arte edilizia, infrazione alla Legge federale sulla protezione dell'ambiente, abuso di autorità e danneggiamento.
Le ipotesi di reato erano state formulate contro un alto ufficiale della polizia cantonale, che ricopriva il ruolo di capointervento nel momento in cui erano state azionate le ruspe, e contro ignoti. Ma una settimana fa, appunto, il Ministero pubblico ha prospettato un decreto di abbandono e il termine per presentare eventuali istanze probatorie è slittato a metà mese.