Ticino e Grigioni

Federali, il PC corre solo

Il Partito comunista ticinese non farà nessuna congiunzione con i socialisti, chiara la posizione sulla neutralità con la lista per ottobre che si chiamerà "No UE, No NATO"

  • 3 giugno 2023, 20:34
  • 15 settembre 2023, 11:02

Elezioni federali, i Comunisti correranno da soli

Il Quotidiano 03.06.2023, 19:00

  • archivio Tipress
Di: Quot/sdr

Il Partito comunista ha chiuso la porta ad alleanze, anche alla congiunzione con il Partito socialista, decisione ribadita sabato in una conferenza d'organizzazione dai toni accesi.

La granconsigliera Lea Ferrari ha arringato il gruppo: "Il partito è in forma - ha detto - e può cogliere nuove sfide, soprattutto se si tratta di politica nazionale internazionale, dove ci siamo già profilati chiaramente". Dopo il risultato delle cantonali, i comunisti infatti non temono di profilarsi su nessun fronte nel campo dei progressisti, da capire i rapporti con il PS - ai quali sono stati rivolti chiari messaggi - che ad aprile aveva chiuso la porta a ogni collaborazione, salvo poi riaprirla in vista delle federali di autunno.

"Noi auspichiamo però - riferisce il segretario dei comunisti, Massimiliano Ay - che sui temi concreti a difesa dei diritti, del lavoro, della socialità a livello comunale cantonale, si possa continuare ad aprire il dibattito a sinistra in modo unitario". Per contro, in campo nazionale e internazionale si diffida dall'UDC ed il dogma è la neutralità. Si punta il dito contro l'atlantismo, la riesportazione di armi e - dicono - "la ucrainizzazione" della Svizzera, tanto che la lista per le federali si chiamerà "No UE, No NATO.

Tutto ciò, come precisa Ay, non vuol dire sì alla Russia "ma un sì alla neutralità della Svizzera, sì alla nostra indipendenza nazionale. Presentiamo - dice ancora - questa lista con candidature che saranno del Partito comunista, riconoscibili, che hanno una storia di lotta sui temi del lavoro dell'ambiente però diciamo anche guardate che in questa fase la priorità assoluta è l'UE e la NATO, cioè la neutralità. Se quella cade cadono anche i diritti sociali".

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