Zero morti e zero contagi in 24 ore non si riscontravano in Ticino dall'inizio del mese di marzo, quando ancora il coronavirus non aveva ucciso nessuno nel cantone e si era fermi a un solo tampone positivo, quello reso noto il 25 febbraio. Da allora era stata una progressione continua, che ora si è fermata: secondo i dati resi noti dallo Stato maggiore cantonale di condotta, aggiornati alle 08.00 di martedì mattina, restano 3'268 le infezioni confermate e 340 i decessi causati dal COVID-19.
CSI 18.00 del 12.05.2020 Il servizio di Francesca Calcagno con l'analisi del direttore dell'istituto di salute pubblica dell'Università della Svizzera Italiana Emiliano Albanese
RSI Info 12.05.2020, 20:46
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In questi due mesi il giorno nero era stato il 27 marzo, con 287 contagi confermati in un solo giorno. A inizio aprile il medico cantonale Giorgio Merlani aveva annunciato il superamento del picco, quel "siete dei campioni" accolto, si ricorderà, "con un po' troppo entusiasmo". La curva si è in seguito sempre più appiattita.
Questo non significa la fine della pandemia, Merlani lo ha ripetuto ancora lunedì in occasione delle riaperture di scuole in presenza, negozi, bar e ristoranti, oltre che del primo giorno senza vittime dopo due mesi: con l'aumento delle interazioni è possibile che i numeri tornino a crescere. E anche se la pressione sugli ospedali è calata considerevolmente rispetto alla fase più critica, in Ticino restano ricoverati 79 pazienti affetti da coronavirus, un dato che negli ultimi giorni è rimasto sostanzialmente stabile. Settanta sono in reparto e 9 in terapia intensiva, di cui 7 intubati.
Sono invece 12 i malati in ospedale nei Grigioni, cantone che per la prima volta dopo due settimane ha reso noto un nuovo decesso, il 46mo. La situazione epidemiologica è comunque sotto controllo, i contagi sono fermi a 820.