Il ritratto

Filippo, il giovane talento che sogna le grandi montagne

Il 21enne Filippo Sala è il primo ticinese ad entrare nel Team Spedizioni del Club alpino svizzero: due anni di formazione e, nel terzo, una spedizione alpinistica in autonomia – Il ritratto

  • 14.12.2023, 06:04
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Un talento ticinese dell'alpinismo

Il Quotidiano 13.12.2023, 19:00

  • Filippo Sala
Di: Dario Lanfranconi 

Il 21enne Filippo Sala è nipote d’arte: la passione per la montagna l’ha infatti ereditata dal nonno, quel Luciano Tenconi conosciuto in tutto il Cantone e in particolare nella sua Verzasca. Lo storico téciatt, oltre che ottimo alpinista, è infatti uno dei padri della Via Alta verzaschese e a lui si devono innumerevoli iniziative di salvaguardia del nostro patrimonio alpino.

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Il "teciatt" della Verzasca: la storia di Luciano Tenconi

Il Quotidiano 30.07.2023, 19:00

Ma è appunto del nipote che qui vi vogliamo parlare, anche perché Filippo ha conquistato un traguardo non da poco: lo scorso febbraio è entrato a far parte del Team Spedizioni del Club Alpino Svizzero, ed è il primo ticinese in assoluto a venire selezionato. Considerata una delle formazioni di montagna più dure, ormai da diverso tempo propone dei cicli di 3 anni in cui, dopo una dura selezione, un gruppo di giovani ragazze e un altro di ragazzi – tutti tra i 18 e i 24 anni – vengono preparati da esperti del CAS e da altri specialisti con un obbiettivo ambizioso: preparare ed effettuare in autonomia una vera e propria spedizione alpinistica sulle più importanti montagne del mondo, siano esse in Asia centrale, in Himalaya, in Sudamerica, … Un assaggio delle formazioni passate lo si può avere grazie ai colleghi di SRF che dal 2015 seguono regolarmente con una serie TV preparazione e spedizioni.

La concorrenza per entrare a far parte della squadra è spietata. Solo i migliori avranno la possibilità di essere formati 

Club Alpino Svizzero

Incontriamo Filippo per l’intervista a casa sua, ad Agarone dove è nato e cresciuto: davanti a una splendida vista sul Locarnese e il Verbano, inizia a raccontarci la gioia per questo traguardo: “Sono davvero contento, credo sia stato davvero un buon risultato, anche perché il livello degli altri ragazzi, anche di quelli che non sono stati scelti, era davvero alto”.

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Filippo scruta la vista sul Locarnese e sul Ghiridone dalla sua casa ad Agarone

  • dielle

Purtroppo la prima estate del team maschile è stata funestata anche da un tragico evento: “A inizio agosto un ragazzo del team è morto, non quando eravamo assieme, era con degli amici ed è purtroppo caduto scendendo dallo Stockhorn” ci spiega Filippo. “Per tutto il gruppo è stata dura, anche per me singolarmente. Poi ci siamo ritrovati subito dopo, siamo andati al funerale e abbiamo passato qualche giorno ad arrampicare tutti assieme, durante i quali abbiamo parlato e discusso molto, anche sull’opportunità di proseguire e come… abbiamo deciso di continuare, anche se per tutto il mese di agosto è stata dura e c’è stato un calo di motivazione, che poi è lentamente tornata. Ogni tanto un calo e un allentamento può fare anche bene” confida Filippo.

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Filippo si allena nel suo garage ad Agarone

  • dielle

Ragazzi e ragazze si vedono di tanto in tanto, ma ognuno organizzerà la propria spedizione autonomamente e, dopo aver finora allenato diversi tipi di arrampicata (grandi pareti, dry tooling, misto) ed essersi dedicati all’alpinismo classico, Filippo e gli altri quattro ragazzi – due svizzero tedeschi e due romandi – per il tutto il 2024 continueranno a prepararsi all’obbiettivo, la spedizione del 2025. E qualche idea su cosa puntare già c’è: “Ci piacerebbe aprire una via su una parete inviolata… abbiamo iniziato a parlare e a valutare il Kirghizistan, ma nulla è ancora sicuro. L’idea sarebbe comunque quella di muoversi riducendo il nostro impatto ambientale, quindi evitando l’aereo e preferendo il treno”. Anche perché il riscaldamento climatico resta, a piena ragione, probabilmente la maggior preoccupazione delle nuove generazioni per il futuro, ancor più di chi si muove tra neve e ghiaccio.

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Filippo letteralmente in bilico sul filo di cresta

  • Filippo Sala

Filippo il suo di futuro lo vede invece indissolubilmente legato alla montagna: “Non è un’attività che smetti, è una passione che ti prende, per me è quasi un’ossessione… quindi a gennaio inizierò la formazione come guida alpina. Poi il sogno di diventare alpinista professionista è lì nel cassetto, ma non si può puntare tutto su quello perché è una lotteria” conclude Filippo.

Guarda l’intervista video completa in testa all’articolo

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