Ticino e Grigioni

Fisioterapisti, un quarto del lavoro non è retribuito

Physioswiss reclama un adeguamento delle tariffe salariali applicate ai professionisti del settore. Il sistema attuale non permette di coprire i costi di gestione

  • 15 agosto 2023, 19:25
  • 11 settembre 2023, 14:26

Le rivendicazioni della fisioterapia

Il Quotidiano 15.08.2023, 19:00

Di: quot/redMM

I fisioterapisti reclamano un adeguamento delle tariffe salariali, ormai ferme da un decennio. A lanciare l'allarme è l'associazione Physioswiss, che in Ticino conta 600 iscritti. "Con il sistema attuale un quarto del lavoro svolto non è retribuito e il tariffario applicato ai professionisti del settore non basta a coprire le spese di gestione", spiega ai microfoni della RSI la fisioterapista Tamara Roncati.

Contrariamente ad altre professioni in ambito sanitario, il tariffario dei fisioterapisti è composto essenzialmente da due voci: la tariffa semplice che prevede un forfait di 45 franchi per 25 minuti e una tariffa complessa per la quale è prevista una remunerazione forfettaria di 77 franchi per 45 minuti.

"All'interno di questa tariffa sono compresi praticamente tutti i trattamenti, il materiale, il tempo del fisioterapista - continua Roncati - Questo comporta parecchi problemi per poter coprire effettivamente i costi reali dello studio".

Quello che vale per altri settori, vale anche per i fisioterapisti: la popolazione invecchia e conseguentemente aumento dei pazienti. "L'aumentare di quello che sono le malattie croniche, il fatto anche che i pazienti vengono comunque dimessi in maniera precoce dagli ospedali e la durata della degenza, che è sempre minore, comporta un aumento del lavoro del fisioterapista e anche delle infrastrutture, dei macchinari, che permettono al fisioterapista di fare una presa a carico adeguata del paziente ".

Gli assicuratori hanno ribadito che il contenimento dei costi riguarda anche i fisioterapisti: "La fisioterapia è responsabile del 3.5/3.6% della spesa sanitaria totale, quindi un aumento di una piccola percentuale dei costi diventa irrisorio, rispetto a quello che è l'incremento su larga scala", racconta Stefano Chisari, fisioterapista.

A fine mese è previsto un nuovo tavolo a livello nazionale di negoziati con la partecipazione delle autorità federali. Un dialogo sul quale i fisioterapisti si mantengono cauti, se non scettici.

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