Un frate cappuccino, accusato di reati di natura sessuale, è oggi, mercoledì, alla sbarra a Lugano. L’uomo, di origini asiatiche, era attivo nel convento della Madonna del Sasso.
Secondo l’accusa tra il 2018 e il febbraio scorso ha palpeggiato in tre occasioni nelle parti intime una fedele, affetta da disturbi psichici. Ha usato l’olio santificato, facendole credere che fossero gesti di natura religiosa. In questo modo l’ha costretta anche a subire un atto analogo alla congiunzione carnale.
La vittima, è emerso durante il processo, si era rivolta a lui per chiedere una preghiera che la liberasse dai demoni che la tormentavano. L’accusa nella prima parte del dibattimento, ha chiesto 3 anni e mezzo di carcere, e l’espulsione per 7 anni dalla Svizzera dell’imputato. A presiedere la corte delle Assise criminali è il giudice Amos Pagnamenta, l'accusa è sostenuta dalla procuratrice Valentina Tuoni.
CSI/RL/Swing