A Bellinzona si attendono oggi novità sull'accordo tra Svizzera ed Italia sull'imposizione dei frontalieri. A fine mattinata il capo del dipartimento federale delle finanze, Ueli Maurer, è infatti arrivato in Ticino per aggiornare il Governo cantonale sui negoziati con Roma. L'incontro si tiene a Castelgrande.
L'attesa è grande, perché per la prima volta, da quando è stato annunciato il cambio di passo nei negoziati con Roma, in Ticino c'è il titolare del dossier. Il tema in agenda è caldo. Del nuovo accordo fiscale sull'imposizione dei frontalieri si discute da anni; nei cassetti ministeriali c'è un accordo parafato nel 2015 ma mai firmato. Tre settimane fa però ben due consiglieri federali - Ignazio Cassis prima (in visita in Ticino) e la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga a Roma - hanno dichiarato che la firma ci sarà entro l'anno.
Significa che le parti stanno trovando un punto di intesa. L'obiettivo di Berna (e del Canton Ticino) è quello di guadagnare di più dall'imposizione dei frontalieri e rendere meno attrattivi i salari bassi. Quello di Roma è invece soprattutto quello di salvaguardare gli interessi dei propri lavoratori.
Sommaruga è a Roma
Telegiornale 29.09.2020, 14:10
Secondo indiscrezioni venute dall'Italia il terreno d'intesa contempla due grandi modifiche all'accordo parafato nel 2015: la nuova tassazione non si applicherebbe ai lavoratori che già lavorano in Svizzera; in contropartita la Confederazione potrebbe tassare di più i nuovi frontalieri, fino all'80%. Usiamo il condizionale, perché, come detto, sono indiscrezioni. Oggi al termine dell'incontro fra Ueli Maurer e il Governo ticinese sapremo se queste voci sono attendibili e se sì, come verranno accolte.