Ticino e Grigioni

Sbloccare l'accordo sui frontalieri

Vitta e Fontana hanno indirizzato una lettera a Berna e Roma

  • 29 maggio 2020, 09:50
  • 22 novembre, 19:16
Fontana a Bellinzona nel 2018, con l'allora presidente del Consiglio di Stato Claudio Zali

Fontana a Bellinzona nel 2018, con l'allora presidente del Consiglio di Stato Claudio Zali

  • tipress
Di: pon 

"Una soluzione differenziata che permetta un'applicazione immediata per i nuovi frontalieri e un regime transitorio per quelli attuali", "almeno il 50% del gettito aggiuntivo generato dalla progressiva imposizione in Italia dei frontalieri sia conferito alla regione Lombardia che lo distribuirà ai comuni della fascia di frontiera", "un feedback italiano a favore dei cantoni che accerti quale è stata l'imposizione dei singoli contribuenti trasmessi nelle lista dei cantoni" stessi e, "tenuto conto degli investimenti ticinesi ad impatto transfrontaliero, una quota di imposizione massima in Svizzera del 70%", che potrà salire all'80%.

Sono i quattro punti che il governatore lombardo Attilio Fontana e l'allora ancora presidente del Governo ticinese Christian Vitta hanno messo nero su bianco e indirizzato il 30 aprile a Roma e Berna per sbloccare la questione dell'accordo sull'imposizione dei frontalieri, parafato da Svizzera e Italia il 22 dicembre 2015 ma mai firmato e ratificato.

Il Ticino, si ricorda, ha riversato nei soli ultimi 5 anni quasi 350 milioni di franchi di ristorni.

06:11

Pareri diversi per l'accordo sui frontalieri

Il Quotidiano 17.01.2020, 20:00

02:56

Accordo fiscale, tempo quasi scaduto

Il Quotidiano 20.06.2019, 21:30

Correlati

Ti potrebbe interessare