Ha sorpreso un po’ tutti la decisione del Governo ticinese di capire le eventuali conseguenze di una disdetta dell’accordo sui frontalieri con l’Italia attraverso uno studio giuridico.
Marina Carobbio (presidente della deputazione ticinese alle Camere federali) ha affermato ai colleghi del Quotidiano che la questione è sempre stata centrale per la deputazione, e di non essere però stata avvertita della decisione di realizzare uno studio su questo tema.
Marco Chiesa (consigliere agli Stati UDC) si è detto favorevole all’analisi, sollevando perplessità però sul fatto di averla affidata all’Università di Lucerna. "Nemo propheta in patria", ha dichiarato, sostenendo che la ricerca poteva essere realizzata senza problemi dal professor Marco Bernasconi, esperto di diritto fiscale.
Bernasconi che si è detto "stupito e deluso" dal fatto che il Governo non abbia designato il Centro tributario della SUPSI "che da decenni si occupa di questo problema" a elaborare un progetto. Tema che tra l'altro - ha ricordato - è già stato esaminato quattro anni fa con una pubblicazione. "Forse", ha aggiunto, "non se ne sono nemmeno accorti", sostenendo inoltre che questa mossa non sbloccherà di certo la situazione.
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