La stagione dei funghi ticinese si sta dimostrando avara di soddisfazioni per gli appassionati. Se i porcini avevano fatto capolino già a in luglio, i quantitativi ancora oggi sono tutt'altro che eccezionali e la spiegazione è presto detta: "Troppo caldo, troppo secco", afferma in estrema sintesi Michele Scaramella, presidente della Società micologica di Locarno.
La penuria è tale da provocare l'annullamento di un corso federale per diventare esperti, che avrebbe dovuto tenersi nei prossimi giorni. "Il bosco butta sempre qualcosa, ma i risultati sono molto scarsi rispetto alle annate buone", spiega Scaramella. La pioggia di questo fine settimana ridà speranza per il fine stagione? "I funghi che interessano al pubblico, come i boleti, crescono fino a novembre, quindi c'è ancora uno spiraglio", spiega. Le piogge potrebbero dare qualcosa nella zona delle latifoglie, fra i 600 e gli 800 metri. La crescita resterà comunque quantitativamente limitata, anche se si troverà qualcosa forse qualcosa di più nelle prossime settimane.
Non tutto il male viene per nuocere, però: malgrado la brutta stagione, "la natura fa il suo corso" e ha regalato anche sorprese positive, come le segnalazioni di funghi "da lista rossa", protetti e riapparsi dopo anni in cui non erano stati segnalati.