Il Consiglio di Stato ticinese ha precisato attraverso una nota oggi, lunedì, i termini della decisione con cui ha ritenuto di non dover applicare a Tiziano Galeazzi, coinvolto in un procedimento penale in Italia, la misura della sospensione cautelare dalle funzioni di municipale di Lugano.
I contenuti della procedura avviata in Italia, afferma il Governo, non appaiono ancora definiti. Non si dispone cioè di elementi precisi per inquadrare le circostanze relative ai comportamenti legati alla sua imputazione in Italia: essi sono tutti di rilievo e l'Esecutivo, in quanto autorità di vigilanza sui comuni, non ha peraltro competenze per appurarli.
Tiziano Galeazzi non è stato sospeso
Il Quotidiano 10.04.2022, 21:00
È l'autorità giudiziaria del cantone, sulla base della Legge organica comunale (LOC), a notificare al Governo l'apertura di un procedimento penale. La notifica dà quindi il via alle valutazioni di vigilanza. Non esiste però notifica nell'eventualità di procedimenti avviati all'estero. Ciò tuttavia, precisa l'Esecutivo, non implica che valutazioni di vigilanza non possano intervenire sulla scorta di atti di autorità estere.
Allo stato attuale quindi il Consiglio di Stato non ritiene di dover far scattare nei confronti di Galeazzi il provvedimento della sospensione dalla carica. Si riserva però la facoltà di rivedere la decisione in presenza di nuovi elementi finora non noti e in particolare a dipendenza degli sviluppi della procedura penale, si legge nel comunicato.