Nuovo stop ai lavori per la riqualificazione della parte alta di Piazza Grande a Giubiasco. Questa volta per fare chiarezza sulla fornitura, provenienza e adempimento delle normative per i dadi di granito della selciatura, in parte già posata. Lo scorso anno, scrive La Regione, lo stop ai lavori era stato provocato da un ricorso di una ditta asfaltatrice, poi respinto dal Tram.
Ora è la volta dei cubotti di granito a procrastinare la fine del cantiere. La decisione di interrompere la posa è stata presa dal Municipio di Bellinzona dopo che era giunta sui tavoli dell’Esecutivo della nuova Città una segnalazione in merito ai dadi. L’obiettivo è quello di verificare i contenuti del capitolato (allestito dal “vecchio” Municipio di Giubiasco) e del concorso per i lavori in modo da stabilire se fosse stata precisata la provenienza locale del materiale.
Non è la prima volta che nel Bellinzonese (e non solo) la provenienza del granito per le selciature fa discutere. Non da ultimo il caso, nel 2012, della fornitura di materiale non conforme e di provenienza esterea per la pavimentazione di una strada nella frazione di Carasso.
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