Il numero di pazienti Covid negli ospedali ticinesi è tornato ad aumentare dall'inizio di luglio e il sistema sanitario ticinese vuole farsi trovare preparato all’ulteriore aumento previsto per l’autunno e inverno prossimi. Il Consiglio di Stato ha quindi licenziato un messaggio in cui richiede lo stanziamento di un massimo di 3,5 milioni di franchi per assicurare che gli ospedali siano in grado di prendersi cura dei pazienti colpiti dal Covid-19 fino alla prossima estate.
In base alle esperienze vissute nella prima e seconda ondata, viene stimato un massimo di 170 pazienti Covid ricoverati contemporaneamente, di cui fino a 25 in cure intense. Di questi 11 sarebbero assicurati dalla dotazione ordinaria, ma altri 14 sarebbero da allestire ex novo. I 3,5 milioni richiesti dal Governo servirebbero proprio a finanziare i 14 posti letto aggiuntivi, con buona parte dei costi rappresentati dal personale supplementare, che si è già dimostrato il limite principale per il numero di pazienti accolti nei reparti di terapia intensiva nelle precedenti ondate.
Sostegno finanziario agli ospedali
Il Consiglio di Stato ticinese ha anche deciso un finanziamento di 20 milioni di franchi per i costi supplementari sostenuti dagli ospedali nel 2020. I fondi servono a coprire le nuove assunzioni, gli straordinari e le ore supplementari sostenute dal personale per fare fronte alla pandemia, così come i costi del materiale di protezione, degli interventi per separare i pazienti Covid dagli altri e il vitto e alloggio del personale nel periodo in cui non poteva rientrare a domicilio.
Soddisfazione, ma il cammino è ancora lungo
“Siamo estremamente soddisfatti di questa decisione perché mostra la sensibilità che il Consiglio di Stato ha per i costi che il mondo sanitario ha sopportato”. Glauco Martinetti, direttore generale dell’EOC commenta così la decisione del Governo di mettere sul tavolo 20 milioni per rimborsare parte delle spese supplementari dovute al covid, sostenute dagli ospedali ticinesi nel 2020. Soddisfatto anche Christian Camponovo direttore della clinica Luganese Moncucco. Il Consiglio di Stato oggi ha però anche deciso che sarà il Parlamento a doversi esprimere per quanto riguarda il rimborso dei mancati introiti durante quelle famose 5 settimane di stop di tutte le attività non urgenti. “Sinceramente vedo difficile un intervento del Gran consiglio in questa direzione – commenta Martinetti – non perché la nostra richiesta non sia legittima, ma perché la situazione finanziaria dello stesso cantone è messa duramente alla prova".
CSI del 06.08.21; il servizio di Camilla Luzzani
RSI Info 06.08.2021, 20:15
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