La procuratrice pubblica Pamela Pedretti ha ricevuto la perizia psichiatrica sul 50enne che la sera del 19 novembre 2020 esplose alcuni colpi di fucile all’esterno e all’interno dello stabile di Lugano dove abitava, in Via Beltramina. A suo favore il dottor Alberto Bonzano ha ravvisato una grave scemata imputabilità, dovuta al disturbo del quale è affetto.
Bonzano si è espresso inoltre sul pericolo di recidiva. Rischio che ha definito medio in assenza di misure terapeutiche, e basso nel caso in cui l’uomo, difeso dall’avvocata Luisa Polli, venga debitamente preso a carico. Di qui il trattamento ambulatoriale suggerito dallo psichiatra.
Il 50enne, in preda anche ai fumi dell’alcol (fu riscontrato un tasso dell’1,6 per mille), era convinto che i vicini ce l’avessero con lui. Che lo deridessero e lo provocassero, rumoreggiando di proposito. Già nei giorni precedenti aveva sparato in giardino con il suo flobert.
I reati ipotizzati sono quelli di esposizione a pericolo della vita altrui e di infrazione alla legge federale sulle armi. A breve Pedretti deciderà se optare per un rinvio a giudizio o per un decreto d’accusa. Intanto ha concesso la scarcerazione dell’imputato, non senza disporre però delle misure sostitutive dell’arresto.

Nella mente dello sparatore
Il Quotidiano 01.03.2021, 20:00